L’intelligenza artificiale ha affascinato per decenni la cultura popolare, ieri con i testi di Isaac Asimov, oggi con serie televisive del calibro di Black Mirror. Eppure, a 100 anni dalla nascita del più famoso scienziato e scrittore di fantascienza, il confine tra realtà e immaginazione è sempre più flebile.

Un esempio fra tutti: il riconoscimento e l’analisi delle immagini che, rese possibili dalle tecnologie di machine learning, oggi si applicano a diverse aree, dai veicoli a guida autonoma allo sblocco dei dispostivi connessi all’IoT e delle Smart Home, fino alle ricerche di mercato mediante le immagini sui social network.

Come funziona il riconoscimento visivo

Il riconoscimento delle immagini avviene tramite tecnologie che identificano i vari elementi che compongono un’immagine. L’algoritmo Image Scan, per esempio, è in grado di riconoscere luoghi, persone, animali, oggetti, loghi, edifici e altre variabili, fino ad aspetti di natura psicologica, come emozioni e colori. Questa funzione è parte di un processo più ampio che prende il nome di computer vision e che include tecniche di raccolta, elaborazione e analisi dei dati visivi provenienti dal mondo reale.

Tutto a partire dai Big Data

Tendenzialmente il processo di identificazione visiva necessita grandi volumi di dati, spesso non strutturati, come quelli che gli utenti della rete condividono attraverso App, social network e siti web. A ciò si aggiunge la tendenza alla continua creazione di immagini e video digitali attraverso le fotocamere integrate negli smartphone. Queste vaste quantità di dati vengono poi rielaborate in informazioni impiegate dalle aziende per prendere decisioni migliori o per produrre prodotti e servizi più intelligenti, accessibili e di qualità.

Un mercato in crescita

In base ad un’analisi di Grand View Research, nel 2019 l’arena globale del riconoscimento delle immagini valeva 27,3 miliardi di dollari, ma è prevista un’ulteriore crescita del 18,8% tra il 2020 e il 2027. Si tratta di un settore che sta espandendo le proprie tecniche su diverse quote di mercato, tra cui il riconoscimento degli oggetti, dei QR code, dei pattern, fino al riconoscimento visivo. Tra tutte, l’area del marketing e dell’advertising è quella che ne beneficia maggiormente (1). 

Opportunità per il marketing e la comunicazione

In un’ottica strategica, l’accesso alla grande mole di immagini che i consumatori condividono quotidianamente sui social media, rappresenta un’opportunità unica con cui il marketing può comprendere le preferenze a il sentiment dei propri consumatori. Vediamo nel dettaglio cinque modi mediante cui l’analisi delle immagini, se integrata nelle proprie strategia di marketing e comunicazione, produce impatti positivi per l’intera azienda.

Profilazione dinamica e di precisione. Riconoscendo il genere e l’età degli utenti nelle foto è possibile indirizzare ogni prodotto, servizio e comunicazione al target più idoneo. Il riconoscimento funziona foto per foto, sulle singole persone, ma la vera informazione risiede nell’aggregazione dei dati, che offre la composizione demografica del pubblico e la sua variazione in tempo reale.

Brand/product positioning. La funzione di riconoscimento ottico automatico (OCR), leggendo le etichette ed i loghi dei prodotti visibili nelle immagini, fornisce uno spaccato del posizionamento online dei propri prodotti rispetto a quelli della concorrenza.

Sviluppo di prodotto & packaging. L’identificazione delle reazioni ed emozioni provate durante il consumo dei prodotti offre spunti utili ai product manager per conoscere l’accoglienza ricevuta dai nuovi prodotti, ma anche quali sono i prodotti più apprezzati e quelli invece da rivedere, nonché effettuare test e sperimentazioni per capire come migliorare la user experience. Ad esempio, se un pacchetto biscotti è più apprezzato quando imballato come scatole o come sacchetti. Oppure se una confezione di pasta ottiene più appeal quando azzurra o blu.

Campagne di comunicazione che arrivano dritte al cuore. La conoscenza di abitudini e stili di consumo è il punto di partenza per l’ideazione delle campagne di comunicazione, che dovrebbero risuonare affini nella mente e nel cuore del pubblico. Mostrare esperienze in linea con quelli che sono i comportamenti effettivi, come un’ambientazione all’aperto, permette di creare un senso di immedesimazione che ci fa dire “questo sono io, questo è quello che mi piace fare, quindi questo è il prodotto che fa/adatto per me”. Inoltre, il tocco di eleganza della comunicazione risiede nella grafica, che può essere guidata direttamente dalla predisposizione della palette con i colori preferiti dal pubblico, espresso dai codici HEX.

Trend di mercato. Confrontando l’abbinamento tra prodotti della stessa categoria (es: “food & beverage”) e categorie di prodotti differenti (es: “food & beverage” con “accessori per la casa”) è possibile rintracciare le tendenze emergenti, e in particolare quelle che si discostano dalle abitudini standard, direttamente dal mercato.

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