2748 tweets il 27 ottobre, giorno della conferenza stampa di Ferrero, favorevole all’utilizzo
Un argomento scivoloso, quello dell’olio di palma, che ha ricevuto molto interesse sui social. Lo conferma l’osservatorio effettuato da SocialMeter Analysis dal 9 giugno al 23 dicembre. Un periodo in cui Twitter è stato inondato da 10708 messaggi contenenti gli hashtag monitorati #senzaoliodipalma e #oliodipalma. Un risultato importante, che denota la rilevanza che il tema ha assunto nell’opinione pubblica italiana. Numero incentivato dal picco di 2748 tweets del 27 ottobre, giorno in cui Ferrero ha organizzato una conferenza per difendere la scelta di utilizzare l’olio di palma per la Nutella, spalleggiata dal viceministro dell’agricoltura Andrea Olivero.
Il perché di tanta attenzione è senza dubbio da ricercare nell’accresciuta attenzione da parte delle persone alla qualità dell’alimentazione. Con conseguente inasprimento – specie sui social – della contrapposizione tra chi ritiene l’olio di palma un elemento dannoso e chi, invece, lo accetta. La Nutella, ad esempio, è uno dei prodotti incriminati dai contrari. Il disallineamento dell’azienda Ferrero rispetto alle condanne altrui è una delle poche voci forti fuori dal coro.
Proprio #nutella, #ferreroripensaci, #ferrero, #palmoil sono alcuni degli hashtag più dibattuti sui social. E ancora #salute, cui l’olio di palma arrecherebbe danni secondo i sostenitori della sua eliminazione dagli alimenti in commercio nella grande distribuzione. I perché sarebbero da ricercare nell’alta concentrazione di grassi saturi, forieri di malessere per il sistema cardiovascolare. Per il Center for Science in the Public Interest l’olio di palma innalzerebbe il livello di colesterolo.
Tanti i messaggi di chi sostiene che sia in corso una campagna di demonizzazione e disinformazione (come Campagne Liberali) e, in antitesi, di chi sostiene l’opposto. Come Mirko Busto, che ha scritto: “#oliodipalma fa male. Anche ai diritti”, citando @AmnestyInternational e facendo riferimento ad un’inchiesta sul tema de Il Manifesto.
879 le immagini scambiate nei tweets, alcune delle quali ironiche. Tra gli utenti più attivi lo spin-off creato dalla fondazione Einaudi di Roma Campagne Liberali (@CampagneLib), Great Italian Food Trade (@ItalyFoodTrade), il consulente social Luca Conti (@pandemia), il portavoce dei 5Stelle @MirkoBusto e il sostenitore dello stesso Movimento @Mpenikas. @MirkoBusto risulta anche uno degli account più menzionati, seguito dal quotidiano indipendente @FattoAlimentare, dell’ironico @RenzoMattei, @Greenpeace_ITA e @Nutella_Italia.